Introduzione di Luigi Biondo
Le strade del Bello
La cultura siciliana ci insegna ad apprezzare tutto quello che ci viene messo a disposizione partendo dalla vita stessa, dagli oggetti materiali che possediamo, dalle esperienze che ci vengono concesse. I siciliani dovrebbero vivere in connessione con tutto ciò che li circonda cercando di apprezzare il valore di un tramonto, la forza del vento, la luce accecante che avvolge i nostri monumenti.
Il Segesta teatro Festival vuole dimostrare, ancora una volta, la consapevolezza di essere parte di un universo che vuole avvolgere e coinvolgere.
Gli eventi proposti nel nostro cartellone cercano valori e nuovi orizzonti, modi di esprimersi che partono dalle immagini della natura allo stato puro e si spingono verso mondi onirici e immaginano figure che rappresentano spiriti divini e creature antiche che possono condurci verso la nostra forza interiore.
Libere e al tempo stesso necessarie, sono semplicemente le tracce che attestano, nel susseguirsi delle linee, il disegno che non mostra interruzioni fra una storia millenaria ed un presente carico dei valori antichi.
Spettacoli di danza, musica e recitazione visti come pegno di speranza, come luce puntata sul presente evocato che guarda il frammento non come oggetto in sé, ma come parte di un discorso universale.
In un momento della nostra storia confuso, incerto e testimone delle nostre fragilità servono cure e l’arte è un dono, un balsamo che non lascia cicatrici né ha effetti collaterali, lenisce i dolori del cervello, del cuore e dell’anima.
Il Parco Archeologico di Segesta non può rimanere silente o peggio ancora estraneo alla ricerca di espressioni che, con realismo raffinato ed chiara visione del mondo, annullino amare contraddizioni e scelgano la strada del bello.
Una direzione che sopravvive ancora nella natura e negli uomini donandoci il senso della grande ricchezza dell’esistenza.
Luigi Biondo
Direttore del Parco Archeologico di Segesta