• PRIMA NAZIONALE
luglio
sab27luglio21:00LINA SASTRIVoce e nottePrima NazionaleTeatro Antico21:00
---
Acquista biglietti
---
Acquista biglietti
ideato e interpretato da Lina Sastri
pianoforte Adriano Pennino
produzione esecutiva e direzione tecnica Costantino Petrone
disegno luci Gianni Caccia
fonico Davide Faraso
produzione Salina srl
durata 75’
Il personalissimo spettacolo di Lina Sastri per il Segesta Teatro Festival attraversa la prosa, la poesia e la musica, dalle sue acclamate interpretazioni di personaggi femminili come Filumena e Medea, personaggi ricchi di umanità, passioni e forti contraddizioni, alle maschere di Pirandello che mettono in luce la complessità della natura umana e ci invitano a riflettere sulle nostre identità e sulle nostre relazioni. La musica classica napoletana, da Di Giacomo a Tosti, e quella degli autori e poeti della musica contemporanea, da Pino Daniele a Enzo Gragnaniello, le malinconiche atmosfere del fado e le passioni del tango, e le ballate della musica etnica e popolare, in uno spettacolo in cui la musica al pianoforte del Maestro Adriano Pennino segue e armonizza come un filo conduttore un viaggio attraverso le parole e la musica interpretate dalla grande artista napoletana.
Lina Sastri, attrice, cantante, autrice e regista, lavora con il grande Eduardo De Filippo e con Giuseppe Patroni Griffi, Armando Pugliese, Roberto De Simone, Francesco Rosi, Luis Pasqual, Emanuela Giordano, Piero Maccarinelli e molti altri. Interprete dei grandi personaggi femminili del teatro classico e contemporaneo, è stata Filumena Marturano, Margherita Gautier, Elettra, Ecuba, Maria Maddalena, Medea, Bernarda Alba, Jenny delle Spelonche, la Figliastra, la Donna del mare, Gilda Mignonette, Giovanna D’Arco. In musica ha scelto di cantare la musica della sua terra, e ha creato, in questi ultimi anni, spettacoli musicali che raccontano il sud del mondo creando un genere teatral-musicale tutto suo. Ha cantato con Caetano Veloso, con D.D. Bridgewater, con Ray Charles, ha partecipato a spettacoli musicali internazionali fino ad ideare, scrivere e produrre spettacoli, dove la musica si fa teatro.
Teatro Antico
Luogo
Teatro Antico
Ora
27 luglio 2024 21:00
agosto
---
Acquista biglietti
---
Acquista biglietti
con la partecipazione di Giuseppe Pambieri nel ruolo di Dario (nella foto)
con
Corifeo Sergio Basile
Atossa Micol Pambieri
Messaggero Gianluigi Fogacci
Serse Nicolas Zappa
adattamento, scene e regia Claudio Collovà
ideazione e realizzazione oggetti di scena Sofia Alopari, Diana Cracolici, Chiarastella Santalucia
in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Palermo
costumi di Dora Argento
musiche di Giuseppe Rizzo
produzione Teatro della città Centro di produzione teatrale / Artelè
durata 80’
Eschilo, poeta e soldato, prende parte alle due guerre persiane contro Dario e contro Serse. Testimone al fronte, oplita in prima linea per ricacciare indietro l’enorme esercito dell’impero persiano, è certamente più attendibile di Erodoto, il primo storiografo dell’umanità che ha sensibilmente ingigantito il successo del popolo greco unito. Eschilo invece ha visto. E come poeta rappresenta nel teatro delle Polis l’identità collettiva di vincitori e vinti. Ne I Persiani, il mito è un caso della storia. Popoli che sconfinano e assoggettano altri popoli che divengono schiavi e sudditi. È una storia che ripete se stessa con identico passo e che rende unico il dramma di Eschilo, la prima tragedia a noi giunta, messa in scena solo otto anni dopo la vittoria greca di Salamina. Una hybris esemplare quella di Serse, una dismisura che gli costa il castigo degli dei, e anche se la tragedia è tutta persiana, ovvero anche persiana, alla fine è anche greca, anche nostra, se guardiamo con lo stesso sguardo con cui venne guardata allora, come una delle tante guerre che oggi ci riguardano e di cui ci sentiamo responsabili.
Claudio Collovà, regista, docente di regia presso l’Accademia delle Belle Arti di Palermo, direttore artistico del Segesta Teatro Festival e di Ierofanie Festival, ha svolto negli ultimi anni una incessante indagine sui grandi romanzieri e poeti dell’ottocento e novecento, con spettacoli da Rilke, Büchner, Joyce, Eliot, D’Arrigo, Perriera, Céline, Dostoevskij. Ha lavorato in Romania, Germania, Mali, Ungheria. La sua poetica, principalmente legata alla pittura, trae origine da fonti di ispirazione non solo teatrali.
Teatro Antico
Luogo
Teatro Antico
Ora
2 agosto 2024 19:30
---
Acquista biglietti
---
Acquista biglietti
con la partecipazione di Giuseppe Pambieri nel ruolo di Dario (nella foto)
con
Corifeo Sergio Basile
Atossa Micol Pambieri
Messaggero Gianluigi Fogacci
Serse Nicolas Zappa
adattamento, scene e regia Claudio Collovà
ideazione e realizzazione oggetti di scena Sofia Alopari, Diana Cracolici, Chiarastella Santalucia
in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Palermo
costumi di Dora Argento
musiche di Giuseppe Rizzo
produzione Teatro della città Centro di produzione teatrale / Artelè
durata 80’
Eschilo, poeta e soldato, prende parte alle due guerre persiane contro Dario e contro Serse. Testimone al fronte, oplita in prima linea per ricacciare indietro l’enorme esercito dell’impero persiano, è certamente più attendibile di Erodoto, il primo storiografo dell’umanità che ha sensibilmente ingigantito il successo del popolo greco unito. Eschilo invece ha visto. E come poeta rappresenta nel teatro delle Polis l’identità collettiva di vincitori e vinti. Ne I Persiani, il mito è un caso della storia. Popoli che sconfinano e assoggettano altri popoli che divengono schiavi e sudditi. È una storia che ripete se stessa con identico passo e che rende unico il dramma di Eschilo, la prima tragedia a noi giunta, messa in scena solo otto anni dopo la vittoria greca di Salamina. Una hybris esemplare quella di Serse, una dismisura che gli costa il castigo degli dei, e anche se la tragedia è tutta persiana, ovvero anche persiana, alla fine è anche greca, anche nostra, se guardiamo con lo stesso sguardo con cui venne guardata allora, come una delle tante guerre che oggi ci riguardano e di cui ci sentiamo responsabili.
Claudio Collovà, regista, docente di regia presso l’Accademia delle Belle Arti di Palermo, direttore artistico del Segesta Teatro Festival e di Ierofanie Festival, ha svolto negli ultimi anni una incessante indagine sui grandi romanzieri e poeti dell’ottocento e novecento, con spettacoli da Rilke, Büchner, Joyce, Eliot, D’Arrigo, Perriera, Céline, Dostoevskij. Ha lavorato in Romania, Germania, Mali, Ungheria. La sua poetica, principalmente legata alla pittura, trae origine da fonti di ispirazione non solo teatrali.
Teatro Antico
Luogo
Teatro Antico
Ora
3 agosto 2024 19:30
---
Acquista biglietti
---
Acquista biglietti
con la partecipazione di Giuseppe Pambieri nel ruolo di Dario (nella foto)
con
Corifeo Sergio Basile
Atossa Micol Pambieri
Messaggero Gianluigi Fogacci
Serse Nicolas Zappa
adattamento, scene e regia Claudio Collovà
ideazione e realizzazione oggetti di scena Sofia Alopari, Diana Cracolici, Chiarastella Santalucia
in collaborazione con l’Accademia delle Belle Arti di Palermo
costumi di Dora Argento
musiche di Giuseppe Rizzo
produzione Teatro della città Centro di produzione teatrale / Artelè
durata 80’
Eschilo, poeta e soldato, prende parte alle due guerre persiane contro Dario e contro Serse. Testimone al fronte, oplita in prima linea per ricacciare indietro l’enorme esercito dell’impero persiano, è certamente più attendibile di Erodoto, il primo storiografo dell’umanità che ha sensibilmente ingigantito il successo del popolo greco unito. Eschilo invece ha visto. E come poeta rappresenta nel teatro delle Polis l’identità collettiva di vincitori e vinti. Ne I Persiani, il mito è un caso della storia. Popoli che sconfinano e assoggettano altri popoli che divengono schiavi e sudditi. È una storia che ripete se stessa con identico passo e che rende unico il dramma di Eschilo, la prima tragedia a noi giunta, messa in scena solo otto anni dopo la vittoria greca di Salamina. Una hybris esemplare quella di Serse, una dismisura che gli costa il castigo degli dei, e anche se la tragedia è tutta persiana, ovvero anche persiana, alla fine è anche greca, anche nostra, se guardiamo con lo stesso sguardo con cui venne guardata allora, come una delle tante guerre che oggi ci riguardano e di cui ci sentiamo responsabili.
Claudio Collovà, regista, docente di regia presso l’Accademia delle Belle Arti di Palermo, direttore artistico del Segesta Teatro Festival e di Ierofanie Festival, ha svolto negli ultimi anni una incessante indagine sui grandi romanzieri e poeti dell’ottocento e novecento, con spettacoli da Rilke, Büchner, Joyce, Eliot, D’Arrigo, Perriera, Céline, Dostoevskij. Ha lavorato in Romania, Germania, Mali, Ungheria. La sua poetica, principalmente legata alla pittura, trae origine da fonti di ispirazione non solo teatrali.
Teatro Antico
Luogo
Teatro Antico
Ora
4 agosto 2024 19:30
---
Acquista biglietti
---
Acquista biglietti
Atto I Damiano Artale
Atto II Monica Montanti
con Giorgia Bevilacqua, Alice Colombo, Giulia Castoro, Anita Amoroso e Ilenia Fontana
coreografie Damiano Artale e Monica Montanti
musiche J.S. Bach e D. Jaconello
adattamento testi e voce recitante Giampiero Montanti
produzione Mono Dance Company
durata 65’
Lo spettacolo rivisita il testo Dantesco in chiave contemporanea, dalla selva oscura alla realtà moderna, con quelli che sono i nuovi peccati o debolezze umane. Un viaggio immaginario, un Itinerarium mentis in Deum che attraversa i tre regni ultraterreni, e conduce fino alla visione della Trinità. Una lettura che approda ad un’unica ricerca introspettiva e che restituisce l’idea del rimedio, la cura per arrivare al benessere personale che, in modo resiliente, parte dall’attraversamento della selva oscura che in ognuno di noi si cela e che rappresenta il punto di smarrimento, il luogo in cui affrontare le proprie paure e incertezze e in cui guardarsi in profondità, esorcizzare i demoni e ritrovarsi, riappropriarsi di se stessi. Forza espressiva, incisività, potenza di immaginazione e rappresentazione, durevolezza nelle sensazioni che provoca…. Tutto questo è DANTESCO.
(Damiano Artale)
La Mono Dance Company, diretta da Monica Montanti, vede il suo primo esordio nel 2021 con lo spettacolo La quinta stagione, coreografato da Damiano Artale e Monica Montanti. La seconda produzione della compagnia Elements è stata presentata nel 2022 alla 74a stagione dell’Ente Luglio Musicale Trapanese e veicolata in numerosi festival e rassegne coreografiche nazionali.
Teatro Antico
Luogo
Teatro Antico
Ora
9 agosto 2024 19:30
sab10agosto21:00Deep SkyPrima NazionaleTempio21:00
---
Acquista biglietti ore 21.00
---
Acquista biglietti
ore 21.00
ore 21.45
ore 22.30
ore 23.15
Spettacolo scientifico di narrazione dei miti celesti, proiezioni astronomiche ed estemporanea musicale
musica dal vivo e sound art Alfredo Giammanco
voce recitante Marcello Barrale
e gli operatori scientifici del Planetario di Palermo
produzione Anki
durata 40’
Anki, ente che si occupa di divulgazione scientifica a più livelli e che gestisce il Planetario e il Museo astronomico di Palermo, propone uno spettacolo multidisciplinare, in forma di racconto teatrale dedicato alla Via Lattea, con proiezioni in diretta delle reali immagini dei corpi celesti, riprese da uno speciale strumento, e con la narrazione dei relativi miti legati alla costellazione e la descrizione scientifica della stessa condotta da Marcello Barrale, divulgatore scientifico e filosofo della scienza. Il pubblico potrà seguire seduto la proiezione e la spiegazione che sarà accompagnata da musica LIVE ELECTRONICS realizzata dal musicista Alfredo Giammanco, esperto di musica analogica e SOUND ART. Lo spettacolo partirà dalla descrizione della Via Lattea e saranno poi puntati e proiettati in diretta varie tipologie di oggetti di profondo cielo, da nebulose, ad ammassi stellari, sino a galassie lontane. La musica farà da sottofondo alle spettacolari immagini. La lezione spettacolo, che ha registrato nella precedente edizione del Segesta Teatro Festival il tutto esaurito coinvolgendo il pubblico in ogni istante, è un unicum tra narrazione del cielo e proiezioni di cielo virtuale e reale. Quando l’uomo, nel corso dei secoli, ha intuito e scoperto la grandezza dell’universo, il senso di angoscia si è trasformato in continua ricerca e studio nel tentativo di accorciare questo spazio e conoscerlo al meglio. Il percorso divulgativo e spettacolare è un evento unico nel suo genere, una narrazione teatralizzata e musicale dei corpi celesti proiettati in diretta dal telescopio su un maxi schermo con in fondo la magnificenza del tempio.
Tempio
Luogo
Tempio
Ora
10 agosto 2024 21:00