Introduzione di Luigi Biondo

Bentornati a Segesta dove i ricordi sono memoria integrata con il fluire della vita e restituiscono un valore amplificato a questi luoghi ed alle emozioni.

Nella moltitudine dei frammenti della nostra mente, sedimentati nel tempo, non possiamo certo dimenticare il dramma dell’incendio che lo scorso anno aveva profondamente mutato il nostro stato d’animo.

L’ impegno forte di questi mesi è stato rivolto a riparare i danni provocati dalla mano criminale di persone che non hanno compreso l’inestimabile valore della natura e delle antiche testimonianze di civiltà che da sempre caratterizzano questo luogo.

Segesta è tornata a profumare di artemisia, di origano selvatico, di calendula e di grano. L’odore acre del fumo è svanito allontanando lo sconforto e la tristezza ma il nostro lavoro non è finito, un cammino lungo e faticoso ci aspetta, consapevoli che la difficoltà maggiore sarà rinascere senza avere vergogna delle nostre ferite.

Un aiuto forte è arrivato dall’amore di oltre 315.000 persone che hanno visitato nel 2023 il Parco, attratte anche dalle tante attività culturali di valorizzazione e soprattutto dal Segesta Teatro Festival con le sue rappresentazioni variegate.

Un Festival che orgogliosamente ha esteso la sua eco verso panorami ampi e prestigiosi senza perdere di vista la lettura del territorio e della sua storia millenaria.

Una stagione teatrale che ha allargato il suo raggio di azione grazie a nuove collaborazioni ed altri obiettivi. Un polo dal quale irradiare nuove proposte rivolte all’arte contemporanea, alla letteratura italiana, al jazz e poi ad una serie di attività culturali per creare un ponte fra la Sicilia Occidentale e quella Orientale, recuperando l’antica sapienza dei Greci di rappresentare la vita con il teatro e con le arti.

Come avrete ben compreso il fuoco non ha distrutto il nostro spirito e siamo certi che rinasceremo così come gli eroi nelle tragedie greche. Saremo ancora più resilienti per allontanare la paura e non mostrarci inermi contro le forze della natura e contro la violenza degli uomini. L’arte e la bellezza ci permetteranno di trovare nuova energia e ridare forza allo spirito di Segesta che non morirà mai.

Ne siamo certi.

Luigi Biondo

Direttore del Parco archeologico di Segesta