dom18agosto19:30GABRIELE VACIS e PEMSette A TebeUnder 35Teatro Antico19:30
Acquista biglietti
Acquista biglietti
Un terribile amore per la guerra
ispirato alla tragedia di Eschilo
drammaturgia Gabriele Vacis e PEM
autore Gabriele Vacis e PEM
con Davide Antenucci, Andrea Caiazzo, Lucia Corna, Pietro Maccabei, Lucia Raffaella Mariani, Eva Meskhi, Erica Nava, Enrica Rebaudo, Edoardo Roti, Letizia Russo, Lorenzo Tombesi, Gabriele Valchera
regia Gabriele Vacis
scenofonia e allestimenti Roberto Tarasco
cura dei cori Enrica Rebaudo
fonico Riccardo Di Gianni
produzione Compagnia A. Artisti associati Soc. Coop
durata 90’
Dopo la felice esperienza del Prometeo, per Gabriele Vacis, regista e drammaturgo tra i più apprezzati della scena contemporanea e i giovani attori della sua scuola, una nuova prova importante è questa messinscena della mitologia di Tebe sulla saga della stirpe di Edipo, focalizzata sulla possibilità di rappresentare quel sentimento tragico che sembra disperdersi nella chiacchiera quotidiana del nostro presente. E così nella “nuova” versione, sarà la gente di Tebe che assiste e commenta quel che succede, a determinare gli eventi della tragedia: la folla diventa protagonista, quasi un’opinione pubblica che con la sua invadenza onnipresente è capace di volgere in festa, in mercato, ogni evento straordinario, anche il più tragico. Ed è la relazione tra l’uomo e la guerra, sul “terribile amore” dell’essere umano per questa attività (prendendo a prestito le parole dello psicanalista James Hillman) la base su cui viene costruita l’azione scenica dei Sette a Tebe. L’importanza del lavoro con i giovani per il significato del classico e del mito, con le sue ricadute nel contemporaneo, è sempre stata fondamentale per Vacis, e il suo teatro guarda alle nuove generazioni e coinvolge i giovani in modo diretto. In una recente intervista il regista spiega: “Li si lusinga ma non li si ascolta, eppure sono loro che indicano la direzione in cui sta andando il mondo. Il sentimento del tragico per loro non corrisponde con la fine di sè, ma con la fine del pianeta”.
Teatro Antico
18 agosto 2024 19:30