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Conservatorio di Palermo
Parco archeologico di Segesta
agosto
02agosto21:00Lino Patruno Jazz ShowLINO PATRUNOTempio21:00 •:Musica

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Lino Patruno Jazz Show
composizioni di Porter, Gershwin, Bechet, Goodman,Venuti, Lang
Lino Patruno chitarra, banjo
Mauro Carpi violino
Max D’Avola clarinetto, sax
Fabio Crescente contrabbasso
Joe Santoro batteria
Antonella Parnasso voce
Alberto Asero vibrafono
produzione Diego Maurizio Carpitella
durata 90 minuti
Con una chitarra, un violino, un contrabbasso, una batteria, un vibrafono e una voce, Lino Patruno si esibisce con questo progetto dedicato al violinista Joe Venuti, primo grande violinista della storia del jazz, e al chitarrista Eddie Lang il cui vero nome era Salvatore Massaro. Venuti e Lang per primi inserirono il violino e la chitarra nel jazz e negli anni “20 ebbero uno strepitoso successo che li vide protagonisti nella New York musicale di quel periodo. Lino Patruno incontrò Joe Venuti negli anni ‘70 e con lui incise due prestigiosi LP, oltre a suonare in concerto in vari Festival del Jazz italiani. Joe Venuti, che era di origine siciliana, negli anni ‘20 incontrò il chitarrista Eddie Lang con il quale formò un duo che divenne celebre nel panorama musicale di quegli anni. Lino Patruno per questo gruppo ha chiamato il violinista trapanese Mauro Carpi che è considerato un vero discepolo di Joe Venuti. Durante il concerto lo stesso Patruno racconta gli aneddoti e la storia di questo straordinario musicista e di questa straordinaria arte che è il jazz.
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(Mercoledì) 21:00
03agosto21:00PenelopeOFFICINA TEATRO LMCTempio21:00 •:Teatro

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Penelope
con Alma Passarelli Pula, Rosalba Santoro, Lucia Poma
voce narrante e regia Enzo Caputo
produzione Officina Teatro LMC
durata 60 minuti
Dal racconto dell’ Odissea di Omero, in chiave poetica si rivisita e si ritraccia la figura di Penelope che viene riscritta donando al personaggio la tenera forza della donna-madre, regina del regno. Le ancelle, presenze costanti a tracciare quell’oscurità attraverso la quale la purezza e la luce non potrebbero emergere. Il mito di Penelope rivisitato e sperimentato attraverso uno studio sulla percezione del tempo. Un re che parte per una guerra alla ricerca dell’onore e del mito eterno, simbolo del Tempo negato. La tela fatta e disfatta che è, ancor oggi, il simbolo del Tempo guadagnato. Uno stratagemma che permette a Penelope di resistere alle pressioni dei pretendenti. Due ancelle che tramano alle spalle e tradiscono la loro regina, svelando il trucco ai bramosi approfittatori, simbolo del Tempo rubato.
Una donna costretta ad attendere un improbabile ritorno e che, suo malgrado, affronta in solitudine la sua guerra personale. Una prova dall’esito incerto e che, comunque vada, non le consegnerà nessuna onorificenza eroica. Penelope e la sua apparente fedeltà eterna al suo uomo. In realtà una mantenuta purezza per saldare insieme le uniche essenze di fedeltà, quella di Regina e di Donna.
(Enzo Caputo)
Officina Teatro LMC è un gruppo di ricerca teatrale, che ha come obiettivo principe la ricerca nel teatro finalizzata all’acquisizione di nuove tecniche per lo sviluppo e la formazione dell’attore. Gli spettacoli teatrali proposti sono sempre il risultato di un intenso percorso di ricerca che si sviluppa sullo studio, sempre più approfondito, della pre-espressione fisica, vocale e nel caso di questa specifica opera, di libera scrittura artistica. Negli ultimi venti anni, da quando, con la Zattera di Babele di Carlo Quartucci, Enzo Caputo ha cominciato ad occuparsi prevalentemente di regia nel teatro di ricerca, Officina Teatro LMC ha prodotto diversi lavori sempre frutto di un percorso di studio e ricerca sulla figura attoriale. Attore con oltre trent’anni di esperienza si è formato partecipando a numerosi laboratori di formazione teatrale tenuti da alcuni dei più grandi registi e attori del teatro italiano: Carlo Quartucci, Carla Tatò, Marco Solari, Valeriano Gialli, Sandro Lombardi, Flavio Bucci, Nino Romeo, Eugenio Barba. Da quindici anni lavora con gruppi di teatro da lui creati e formati.
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(Giovedì) 21:00

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The Waste Land and Other Poems
Ciò che vide Tiresia
dall’opera T.S. Eliot
voce Claudio Collovà
Ubi Ensemble
live electronics Giuseppe Rizzo
pianoforte Ornella Cerniglia
La Banda di Palermo
fisarmonica e voce Giacco Pojero
sax e voce Nino Vetri
chitarra Marco Monterosso
tromba Antonella Romana
batteria Simona Sfameli
basso Luca La Russa
produzione Le Baccanti in collaborazione con La Banda di Palermo e Ubi Ensemble
durata 70 minuti
Sembra che l’incapacità di rigenerarsi della vecchia società occidentale del 1922 riguardi anche l’attuale, e che il segno profetico delle torri che crollano nelle metropoli, sia ormai solido immaginario delle nostre coscienze. La religiosità affoga tra superstizioni e convenienze ancora oggi, e Tiresia sarebbe testimone di una vera e profonda mancanza di spiritualità diffusa. La versione che presentiamo è una suite musicale, con le meravigliose parole tratte dal poema e da altre poesie di Eliot. L’immaginario musicale si moltiplica con la sfilata continua delle figure che popolano gli infiniti luoghi e paesaggi. La musica di Giacco Pojero e Nino Vetri e della Waste Band, composta sui versi del poeta e che da sempre ha accompagnato le mie escursioni sul poema, si associa qui alle composizioni live electronics di Giuseppe Rizzo che ha felicemente composto tutti i paesaggi sonori dei miei ultimi lavori teatrali, e ai Notturni di Chopin suonati da Ornella Cerniglia al piano. Una combinazione di artisti, compagni di viaggio, che varia sempre in questa terra di infinite scoperte. Il grido Shantih! Shantih! Shantih!, che conclude il poema invocando la pace e che risuona oggi più inascoltato che mai, forse supera ancora tutta l’umana comprensione.
(Claudio Collovà)
Claudio Collovà, regista e attore, docente di regia presso l’Accademia delle Belle Arti di Palermo e direttore artistico del Segesta Teatro Festival dal 2022, ha svolto negli ultimi anni una incessante indagine sui grandi autori del ‘900, con spettacoli da Rilke, Kafka, Joyce, Eliot, D’Arrigo, Samonà, Perriera, Céline. Molti dei suoi lavori sono stati presentati in festival internazionali di teatro in Italia e in Europa. La sua poetica, principalmente legata alla pittura e alla fisicità dell’attore, si incrocia spesso con la danza e trae origini da fonti di ispirazione non solo teatrali.
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(Mercoledì) 21:00
10agosto21:30Notte delle StelleAfrodite Urania Tempio21:30 •:progetti speciali•:PRIMA NAZIONALE

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Notte delle Stelle
osservazioni astronomiche e soundart live electronics
nuova edizione
musica dal vivo e sound art Alfredo Giammanco
voce recitante Marcello Barrale
e gli operatori scientifici del Planetario di Palermo
produzione Anki
spettacoli ogni 30 minuti fino alle 24:00
Dopo il successo delle passate edizioni ANKI, ente che gestisce il Planetario e il Museo Astronomico di Palermo, torna al Parco archeologico di Segesta con l’osservazione guidata ai telescopi, delle stelle, della Luna e dei pianeti in notturna. In questa inedita edizione, lo spettatore è accompagnato alla scoperta degli astri e all’osservazione di Saturno e Giove nella Notte di San Lorenzo, in occasione delle stelle cadenti d’agosto, in una notte senza Luna, alla ricerca delle Perseidi. Il pubblico sarà guidato al riconoscimento delle stelle con l’uso dei telescopi puntati sugli oggetti nel profondo cielo alla scoperta di nebulose e ammassi stellari, qui con una insonorizzazione d’ambiente live realizzata dal musicista Alfredo Giammanco e le spiegazioni scientifiche in forma di narrazione di Marcello Barrale per la ricerca in cielo dello sciame di meteore.
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(Giovedì) 21:30
16agosto21:00Dream and DreamsSALVATORE BONAFEDETempio21:00 •:Musica

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Dream and Dreams
composizioni di Salvatore Bonafede
durata 70 minuti
Distacco e legame con la Sicilia sono i soggetti infiniti della musica di Salvatore Bonafede: splendore e miserie, ricordi divertiti e malinconie, umane contraddizioni dipinte con disincanto e ironia. Melodie che si rincorrono e che si esprimono con un linguaggio che è Jazz nel modo d’essere. Così nella poetica di Salvatore Bonafede si riscontra quella tensione metafisica che gli consente di adottare la musica come pura forma d’arte, dandole una dimensione eterna. Le uniche parole che restano ancora da dire, piene di significato, sono i suoni colmi di uno stupore estatico, pieni di una felicità di esistere che è negata al pensiero e all’azione.
Salvatore Bonafede, pianista e compositore, è nato a Palermo nel 1962. Insegna Pianoforte Jazz, Armonia e Composizione Jazz al Conservatorio di Palermo. È autore di testi didattici editi da Volontè & Co. Ha composto circa 1000 brani e diversi lavori per orchestra e ha registrato 70 album di cui 15 a proprio nome. Compone per teatro e cinema con i registi Daniele Ciprì e Franco Maresco con i quali ha vinto il David di Donatello per la miglior colonna sonora.
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(Mercoledì) 21:00
17agosto21:00Nella lingua e nella spada in soloELENA BUCCITempio21:00 •:Teatro

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Nella lingua e nella spada in solo
ispirato alle vite e alle opere di Oriana Fallaci e di Aléxandros Panagulis
elaborazione drammaturgica, regia e interpretazione Elena Bucci
musica in playback di Luigi Ceccarelli
registrazioni Michele Rabbia, Paolo Ravaglia
disegno Luci Loredana Oddone, rielaborazione site specific Max Mugnai
cura e regia del suono Raffaele Bassetti
assistente allestimento Nicoletta Fabbri
scene Nomadea, Loredana Oddone
costumi Nomadea, Marta Benini, Manuela Monti
produzione Le belle bandiere, Teatro Piemonte Europa, Ravenna Festival, Campania Teatro Festival con il sostegno di Regione Emilia-Romagna, Comune di Russi.
durata 75 minuti
Questo melologo di più anime si ispira alla storia del poeta e rivoluzionario greco Alekos Panagulis e della giornalista e scrittrice Oriana Fallaci: si incontrano per un’intervista il giorno in cui Alekos, incarcerato per un attentato al dittatore Papadopoulos, viene liberato grazie ad un forte movimento internazionale e restano allacciati, fra discussioni, lotte per la libertà, allegria, solitudini e speranze, fino alla morte di lui per un misterioso incidente, nel 1976. Alekos trova nella poesia una cura per resistere alla violenza della tirannia e del carcere; Oriana fa del suo lutto un libro. Irriducibili, spesso isolati e solitari, mai vinti nella vitalità e nell’energia, trasformano il dolore in scrittura, memoria di tutti, un tesoro al quale attingere quando manca il coraggio. Proverò a raccontare con le mie povere parole di lei e di lui, di quell’epoca, di quella terra e della mia, dell’entusiasmo per alcuni artisti – eroi? – che vissero l’orrore della dittatura senza piegarsi, cantando: nella lingua e nella carta è la loro spada.
Luigi Ceccarelli crea la drammaturgia musicale integrandovi le improvvisazioni di Michele Rabbia e Paolo Ravaglia, mentre voce e movimenti dialogano con il suono. Sullo sfondo è la musica greca, che ha saputo accogliere la musica latina, araba e balcanica fino a farne una sintesi che ci identifica tutti in un unico linguaggio.
(Elena Bucci)
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(Giovedì) 21:00
23agosto21:00In viaggio dall’Europa ai BalcaniNUBRAS ENSEMBLETempio21:00 •:Musica

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In viaggio dall’Europa ai Balcani
Carla Mulas González violino
Giulia Anita Bari violino
Rachel Blueberger violoncello
Giorgio Gadotti sax contralto
Luca Cioffi darbuka, tamburi a cornice e tabla
Nino Conte fisarmonica
produzione SMART
durata 90 minuti
Nubras è un ensemble internazionale formatosi nel 2022 che si dedica alla costruzione di un ponte tra musica “colta occidentale” e le tradizioni sonore di Balcani e Medio Oriente, unendo musicisti provenienti dal mondo della classica, del jazz e della musica popolare. Nubras è un gioco di parole. Sovrastati dai fiati delle meravigliose fanfare balcaniche, abbiamo deciso di diventare No Brass. No Brass è diventato Nubras, che in arabo è la lanterna di chi apre nuove strade.
Un trio d’archi tutto al femminile – una violinista veneziana, una spagnola, una violoncellista polacca – un sassofonista trentino, un percussionista e un fisarmonicista napoletani si incontrano tra danze bulgare, suite rumene e brani di tradizione serba e macedone. Sono questi i colori che trasportano il pubblico in dimensioni diverse, da momenti di festa a piccoli quadri intimi di villaggi dell’Est Europa. I brani in repertorio, riarrangiati dai musicisti di Nubras, nascono dai viaggi, dagli incontri fatti in questi anni in Macedonia, Grecia, Bulgaria, Romania. Ognuno di loro è portatore di una storia, di uno scambio con musicisti locali e con professionisti che da anni si occupano dello studio di tale repertorio.
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(Mercoledì) 21:00
24agosto21:0014:00Τeλeion - TeleionDUO LOPEZ AREVALOSTempio21:00 - 14:00 •:Musica•:PRIMA NAZIONALE

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Τeλeion – Teleion
Frammenti di musica greca antica
Camilla Lopez voce
Matteo Ramon Arevalos piano
durata 75 minuti
Ὅσον ζῇς φαίνου, μηδὲν ὅλως σὺ λυποῦ, πρὸς ὀλίγον ἐστὶ τὸ ζῆν: τὸ τέλος ὁ χρόνος ἀπαιτεῖ”.
Finché vivi, mostrati al mondo, non affliggerti per niente: la vita dura poco. Il tempo esige infine il suo tributo.
Il Duo Lopez – Arevalos, con la cantante e attrice Camilla Lopez e il pianista compositore Matteo Ramon Arevalos, esplora l’universo della musica in gran parte sconosciuto dell’antica Grecia. La musica antica greca sopravvissuta ha ispirato il loro Teleion con l’aiuto della traduzione e traslitterazione di Dimitris Soukoulis, per voce, pianoforte/pianoforte preparato e percussioni. Lo scruti box e una tanpura, entrambe elettroniche, sono posizionate nella tavola armonica del pianoforte; le perle di vetro, gomme e le tessere d’oro di mosaico si muovono lungo la cordiera del pianoforte; o ancora la voce della cantante che riecheggia all’interno della cassa del pianoforte: così suoni antichi e contemporanei si combinano per evocare giorni immaginari di un tempo. La ricerca e la trascrizione musicale si è qui focalizzata su 12 opere di musica greca antica, liberamente trascritte senza seguire uno studio filologico, pur mantenendo però l’integrità della struttura e delle melodie frammentate.
Lopez e Arevalos si sono uniti nel 2018 per un progetto dedicato alla cantante cilena Violeta Parra che ha debuttato alla Microscope Gallery di New York: questo è stato l’inizio di una collaborazione originale tra Arevalos e la cantante – attrice da sempre innamorata della musica e del pianista – compositore con una formazione accademica e con la passione per la sperimentazione e la contemporaneità dei suoni.
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(Giovedì) 21:00 - 14:00