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Teatro Antico
Belvedere F. Vivona - CALATAFIMI SEGESTA
Piazza Alicia - SALEMI
Spiazzo Greco - CONTESSA ENTELLINA
Tempio
P.zza Autonomia Siciliana - POGGIOREALE
Belvedere Giardini Comunali - CUSTONACI
Ex Convento di San Francesco - CALATAFIMI SEGESTA
Conservatorio di Palermo
Parco archeologico di Segesta
luglio
28luglio21:00Eri con me - Alice canta BattiatoALICETeatro Antico21:00 •:Musica

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Eri con me – Alice canta Battiato
live con
Carlo Guaitoli
pianoforte
Chiara Trentin
violoncello
produzione International Music and Arts
durata 90 minuti
Le canzoni inserite nell’album in buona parte risultano quelle ascoltate nei concerti, ma non del tutto. Infatti, se alcune di queste appartenevano già al repertorio discografico di Alice, molte altre sono per lei decisamente inedite. Tra queste una nuova versione di Da Oriente a Occidente, L’addio di cui Franco Battiato è coautore con Mino Di Martino e Ippolita Avalli e Torneremo ancora, l’ultima canzone da lui scritta e registrata; un brano al quale teneva veramente molto.
(Francesco Messina nella prefazione del disco Eri con me)
Alice, con la sua personalità vocale unica e un percorso artistico sempre in evoluzione, si fa ancora una volta strumento della musica di Franco Battiato e di ciò che ha trasmesso, attraverso sedici canzoni a cui sente di aderire pienamente. Questo progetto vede le sue radici nella collaborazione artistica tra Alice e Franco Battiato iniziata nel 1980 con il singolo Il vento caldo dell’estate e l’album Capo Nord. Con Gioielli rubati del 1985, per la prima volta Alice ha interpretato canzoni di Battiato non scritte per lei, poi per molti anni e in molti progetti discografici ha ripreso il suo abituale ruolo di cantautrice fino al 2003, in cui viene pubblicato Viaggio in Italia, un album di sole cover dedicato a grandi autori italiani; qui le canzoni di Battiato presenti erano due, ma nei concerti che seguirono divennero sempre di più, per il rinnovato piacere di Alice nell’interpretare le sue composizioni. Nel 2016 arrivò anche l’occasione del lunghissimo straordinario tour insieme, Battiato e Alice. Nel 2020 inizia il tour Alice Canta Battiato con cui inauguriamo il Segesta Teatro Festival, insieme a Carlo Guaitoli, pianista e direttore d’orchestra, già speciale collaboratore di Battiato stesso per oltre vent’anni, con alcune novità sia nella scaletta che nella formazione, arricchita dal violoncello di Chiara Trentin.
Luogo
Teatro Antico
Ora
(Venerdì) 21:00
agosto
02agosto21:00Lino Patruno Jazz ShowLINO PATRUNOTempio21:00 •:Musica

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Lino Patruno Jazz Show
composizioni di Porter, Gershwin, Bechet, Goodman,Venuti, Lang
Lino Patruno chitarra, banjo
Mauro Carpi violino
Max D’Avola clarinetto, sax
Fabio Crescente contrabbasso
Joe Santoro batteria
Antonella Parnasso voce
Alberto Asero vibrafono
produzione Diego Maurizio Carpitella
durata 90 minuti
Con una chitarra, un violino, un contrabbasso, una batteria, un vibrafono e una voce, Lino Patruno si esibisce con questo progetto dedicato al violinista Joe Venuti, primo grande violinista della storia del jazz, e al chitarrista Eddie Lang il cui vero nome era Salvatore Massaro. Venuti e Lang per primi inserirono il violino e la chitarra nel jazz e negli anni “20 ebbero uno strepitoso successo che li vide protagonisti nella New York musicale di quel periodo. Lino Patruno incontrò Joe Venuti negli anni ‘70 e con lui incise due prestigiosi LP, oltre a suonare in concerto in vari Festival del Jazz italiani. Joe Venuti, che era di origine siciliana, negli anni ‘20 incontrò il chitarrista Eddie Lang con il quale formò un duo che divenne celebre nel panorama musicale di quegli anni. Lino Patruno per questo gruppo ha chiamato il violinista trapanese Mauro Carpi che è considerato un vero discepolo di Joe Venuti. Durante il concerto lo stesso Patruno racconta gli aneddoti e la storia di questo straordinario musicista e di questa straordinaria arte che è il jazz.
Luogo
Tempio
Ora
(Mercoledì) 21:00
04agosto19:30Giovanni Sollima BandTeatro Antico19:30 •:Musica

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Giovanni Sollima Band
Giovanni Sollima violoncello
Andrea Cirrito violino
Francesco Montalto viola
Alice Mirabella violoncello
Riccardo Scilipoti piano/synth
Giovanni Caruso percussioni
Programma
da Songs from the Divine Comedy (1999-2004)
Hell I (3:30), La spera ottava (10:00)
da I canti (1998)
Intersong n.1 (8:00)
da Aquilarco (1997/98)
Aria (6:00)
Aquilarco n.3 Ornithomanteia (3:30)
Spasimo (1995)
De Harmonia
Peste
Raffaello – il naufragio
Porta dei greci
De Harmonia – via Dolorosa
(35:00)
produzione Associazione Siciliana Amici della Musica
durata 70 minuti
Sono ormai rare – ma non impossibili – le “reunion” della Giovanni Sollima Band, ensemble elettroacustico che ho fondato durante il mio periodo newyorkese tra la fine degli anni ‘90 e il 2000. La formazione nasce a sua volta da un Ensemble di più ampio organico, e di fatto ancora attivo, che si chiama Soni Ventorum fondato da mio fratello Luigi e con il quale nei primi anni ‘90 ho eseguito in “prima” italiana lavori di Glass, Torke, Bryars e Andriessen. Per la Giovanni Sollima Band, nome a me suggerito a New York da Philip Glass, formazione costituita da me al violoncello, un trio d’archi, tastiere, percussioni ma anche flauto e chitarra elettrica, interazioni con elettronica, campionamenti, progetti visivi e, occasionalmente, la presenza di vocalist di varia provenienza, ho composto diversi lavori, per lo più grandi suite modulari della durata di un’ora circa; Spasimo, composto nel 1995 per la riapertura della Chiesa di S.Maria dello Spasimo e portato in giro per quasi tutto il mondo, Mittersill 101 (1996) chamber opera/indagine sulla morte di Webern (libretto di Dario Oliveri, regia e video installation di Roberto Andó) co-prodotta dagli Amici della Musica di Palermo, dalla Associazione Musicale Etnea di Catania e dall’Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma, Aquilarco (1997/98) composta tra Palermo e New York, prodotta da Philip Glass per la Point Music/Universal, successivamente coreografata da Bob Wilson (anche voce recitante) e danzata da diverse compagnie sia in USA che in Europa e Australia, I Canti (1998) commissionati dal Ravenna Festival e composti a New York e in Sicilia dopo aver effettuato ricerche e campionamenti “sul campo” di canti e manifestazioni sacre e profane, il lavoro è una sorta di indagine poetica sullo stato del canto popolare e dei dialetti (inclusi curiose forme di “slang” e lingue fossili) in bilico e ancora presenti tra la Sicilia e le aree “italiane” soprattutto a Brooklyn e Queens, Songs From The Divine Comedy (1999-2004) basato sulla Divina Commedia di Dante anche attraverso antiche traduzioni e riscritture (Longfellow, Byron, Da Ponte).
(Giovanni Sollima)
Luogo
Teatro Antico
Ora
(Venerdì) 19:30
06agosto20:30Piano SoloSTEFANO BOLLANITeatro Antico20:30 •:Musica

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Stefano Bollani pianoforte produzione e co-organizzazione Terzo Millennio srl – Progetti Artistici durata 90 minuti Piano Solo è un viaggio tra i tasti del pianoforte che si rinnova
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Stefano Bollani pianoforte
produzione e co-organizzazione Terzo Millennio srl – Progetti Artistici
durata 90 minuti
Piano Solo è un viaggio tra i tasti del pianoforte che si rinnova ogni sera. La musica di Stefano Bollani non conosce confini, sconfessa i generi musicali e si nutre di tutti quei momenti magici con artisti straordinari che il pianista ha incontrato sui palchi di tutto il mondo.
Quando Bollani sale sul palco con il suo Piano Solo esiste una sola regola: rendere omaggio all’arte dell’improvvisazione grazie all’unione sempre nuova di tutte le note messe insieme in questi venti anni di Jam session. Ogni volta con un risultato diverso, eppur sempre incredibile.
Nel one man show di Stefano Bollani tutto può accadere. Non esiste nessuna scaletta, nessun programma di sala a indicare il succedersi dei brani. Lo spettatore prende posto in una sala ma è chiamato a spostarsi con la mente verso luoghi inaspettati e a guardare orizzonti musicali sempre nuovi. Una sorta di laboratorio creativo portato in scena seguendo il flusso di coscienza musicale che spazia dal jazz ai suoni brasiliani, a Carosone fino ai brani inediti del nuovo album Blooming, in uscita in primavera, alcuni dei quali sono stati anticipati dal Maestro durante la trasmissione cult Via Dei Matti numero Zero di Bollani e Valentina Cenni, che tanto ha entusiasmato il pubblico a casa e la critica. Una sola cosa è sicura: il medley imprevedibile deciso dal pubblico in cui il virtuosismo si mescola all’irriverenza.
Stefano Bollani si afferma nel jazz, salendo sui palchi più prestigiosi del mondo collaborando con grandissimi musicisti tra cui Richard Galliano, Phil Woods, Lee Konitz, Chick Corea, Gato Barbieri, Bill Frisell, John Abercrombie, Pat Metheny, Bobby McFerrin, Luis Bacalov, Riz Ortolani e moltissimi altri. Fra le tappe della sua carriera, fondamentale è la collaborazione iniziata nel 1996 con il suo mentore Enrico Rava. Piano Solo è un disco edito dalla ECM nel 2006.
Luogo
Teatro Antico
Ora
(Domenica) 20:30

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L’inCanto dell’aurora
ideazione e regia Roberta Faja
e Monica Faja
direttore Officina Barocca Siciliana Roberta Faja
direttore Aeolian Vocal Ensemble Coro giovanile Monica Faja
Martina Licari soprano
Alessandra Pisciotta piano
Sabrina Piazza movimenti scenici del coro
Danilo Lo Piccolo project manager
produzione Associazione Musicale
Aeolian Aps
durata 70 minuti
Il concerto mette a confronto atmosfere musicali tipicamente settecentesche e sonorità assai più recenti di area classico-contemporanea, attraverso un organico molto ricco e variegato che comprende l’orchestra dell’Officina Barocca Siciliana, condotta da Roberta Faja, ed il coro giovanile femminile AEOLIAN Vocal Ensemble, diretto da Monica Faja. Suoni, voci, vibrazioni, gesti ai primi raggi del sole… Antico e moderno, ombra e luce, sonorità antiche e contemporanee si fonderanno per dare vita ad un incontro/scontro tra atmosfere settecentesche e sonorità del Classico Contemporaneo.
I musicisti e le giovani coriste in scena daranno vita a L’inCanto dell’Aurora. La tensione musicale, ricca di suggestioni e di contrasti sonori, sarà esaltata dalla luce che dissolverà il buio della notte, La Natura entrerà come anello di congiunzione tra le arti e l’effimero, evocando l’alba nell’emozionante scenario del Teatro.
L’Officina Barocca Siciliana e L’AEOLIAN Vocal Ensemble nascono dall’intuizione delle sorelle Faja figlie d’arte dei noti musicisti e compositori della famiglia Buogo. Mentre la prima formazione diretta da Roberta Faja ha come mission la valorizzazione e la promozione della musica e della cultura barocca ponendo il focus primario nel repertorio del Settecento. La seconda formazione diretta da Monica Faja è un coro giovanile femminile fondato nel 2014 , che ne cura le voci e la direzione. Il repertorio scelto pone una particolare attenzione al Classico Contemporaneo, con brani di genere sacro e profano, eseguiti a cappella o con accompagnamento pianistico spesso arricchiti da movimenti scenici, che rendono le esibizioni un vero e proprio “viaggio emotivo”. Diversi i riconoscimenti Nazionali e Internazionali che hanno accompagnato la storia artistica dell’AEOLIAN tra i quali emergono il GOLDEN DIPLOMA Level II al RIGA SINGS 2019 in Lettonia; il Primo Premio Assoluto e due Premi Speciali per Miglior Repertorio Contemporaneo e Presenza Scenica all’International Choral Contest “Vincenzo Amato (edizioni del 2019 e del 2021) e tanti altri premi.
Luogo
Teatro Antico
Ora
(Domenica) 5:00
16agosto21:00Dream and DreamsSALVATORE BONAFEDETempio21:00 •:Musica

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Dream and Dreams
composizioni di Salvatore Bonafede
durata 70 minuti
Distacco e legame con la Sicilia sono i soggetti infiniti della musica di Salvatore Bonafede: splendore e miserie, ricordi divertiti e malinconie, umane contraddizioni dipinte con disincanto e ironia. Melodie che si rincorrono e che si esprimono con un linguaggio che è Jazz nel modo d’essere. Così nella poetica di Salvatore Bonafede si riscontra quella tensione metafisica che gli consente di adottare la musica come pura forma d’arte, dandole una dimensione eterna. Le uniche parole che restano ancora da dire, piene di significato, sono i suoni colmi di uno stupore estatico, pieni di una felicità di esistere che è negata al pensiero e all’azione.
Salvatore Bonafede, pianista e compositore, è nato a Palermo nel 1962. Insegna Pianoforte Jazz, Armonia e Composizione Jazz al Conservatorio di Palermo. È autore di testi didattici editi da Volontè & Co. Ha composto circa 1000 brani e diversi lavori per orchestra e ha registrato 70 album di cui 15 a proprio nome. Compone per teatro e cinema con i registi Daniele Ciprì e Franco Maresco con i quali ha vinto il David di Donatello per la miglior colonna sonora.
Luogo
Tempio
Ora
(Mercoledì) 21:00
20agosto5:00D’autres rivages - Altre RiveJAMEL CHABBITeatro Antico5:00 •:MusicaAlba

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D’autres rivages – Altre Rive
Jamel Chabbi voce solista e oud
durata 65 minuti
Il progetto musicale di Jamel Chabbi è un viaggio di condivisione di identità culturali comuni, con epicentro e punto di partenza la sua Tunisia, verso rotte mediterranee, ed è frutto di una lunga ricerca condotta da Chabbi attraverso fonti storiche e musicali. Lo spettacolo costruisce un viaggio in un territorio dove si condividono le frontiere ma soprattutto il Sahel e il mare Mediterraneo, le origini e la civiltà, la cultura e dunque l’origine della musica. Le canzoni e musiche in programma valorizzano il patrimonio magrebino, condiviso tra la Tunisia e i paesi vicini, mostrando come la musica tunisina ne sia fusione di ritmi e modi. A questo patrimonio tuniso-libico-algerino-siciliano si affiancano le composizioni originali di Jamel Chabbi, intonate sulle parole del poeta Mario Scalesi, nato a Tunisi da famiglia siculo-maltese e del poeta Flaviano Pisanelli, dedicate alla lentezza fascinosa e immutabile della Tunisia, nell’epoca coloniale di Scalesi come nella vita di oggi. D’autres rivages, la canzone su parole di Flaviano Pisanelli e musica di Chabbi, che ispira il titolo dello spettacolo, richiama l’idea del métissage, di una cultura mediterranea condivisa e accomunante.
Jamel Chabbi, attualmente professore di ud al prestigioso Conservatorio di Musica Sidi Saber di Tunisi per il Ministero della Cultura, è musicista e compositore. Apprezzato interprete della musica colta tradizionale tunisina, coltiva l’arte dell’improvvisazione maalouf ed è spesso protagonista di concerti – solistici o con il suo gruppo musicale – su brani musicali e canzoni di cui è autore, compositore e interprete.
Luogo
Teatro Antico
Ora
(Domenica) 5:00
23agosto21:00In viaggio dall’Europa ai BalcaniNUBRAS ENSEMBLETempio21:00 •:Musica

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In viaggio dall’Europa ai Balcani
Carla Mulas González violino
Giulia Anita Bari violino
Rachel Blueberger violoncello
Giorgio Gadotti sax contralto
Luca Cioffi darbuka, tamburi a cornice e tabla
Nino Conte fisarmonica
produzione SMART
durata 90 minuti
Nubras è un ensemble internazionale formatosi nel 2022 che si dedica alla costruzione di un ponte tra musica “colta occidentale” e le tradizioni sonore di Balcani e Medio Oriente, unendo musicisti provenienti dal mondo della classica, del jazz e della musica popolare. Nubras è un gioco di parole. Sovrastati dai fiati delle meravigliose fanfare balcaniche, abbiamo deciso di diventare No Brass. No Brass è diventato Nubras, che in arabo è la lanterna di chi apre nuove strade.
Un trio d’archi tutto al femminile – una violinista veneziana, una spagnola, una violoncellista polacca – un sassofonista trentino, un percussionista e un fisarmonicista napoletani si incontrano tra danze bulgare, suite rumene e brani di tradizione serba e macedone. Sono questi i colori che trasportano il pubblico in dimensioni diverse, da momenti di festa a piccoli quadri intimi di villaggi dell’Est Europa. I brani in repertorio, riarrangiati dai musicisti di Nubras, nascono dai viaggi, dagli incontri fatti in questi anni in Macedonia, Grecia, Bulgaria, Romania. Ognuno di loro è portatore di una storia, di uno scambio con musicisti locali e con professionisti che da anni si occupano dello studio di tale repertorio.
Luogo
Tempio
Ora
(Mercoledì) 21:00
24agosto21:0014:00Τeλeion - TeleionDUO LOPEZ AREVALOSTempio21:00 - 14:00 •:Musica•:PRIMA NAZIONALE

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Τeλeion – Teleion
Frammenti di musica greca antica
Camilla Lopez voce
Matteo Ramon Arevalos piano
durata 75 minuti
Ὅσον ζῇς φαίνου, μηδὲν ὅλως σὺ λυποῦ, πρὸς ὀλίγον ἐστὶ τὸ ζῆν: τὸ τέλος ὁ χρόνος ἀπαιτεῖ”.
Finché vivi, mostrati al mondo, non affliggerti per niente: la vita dura poco. Il tempo esige infine il suo tributo.
Il Duo Lopez – Arevalos, con la cantante e attrice Camilla Lopez e il pianista compositore Matteo Ramon Arevalos, esplora l’universo della musica in gran parte sconosciuto dell’antica Grecia. La musica antica greca sopravvissuta ha ispirato il loro Teleion con l’aiuto della traduzione e traslitterazione di Dimitris Soukoulis, per voce, pianoforte/pianoforte preparato e percussioni. Lo scruti box e una tanpura, entrambe elettroniche, sono posizionate nella tavola armonica del pianoforte; le perle di vetro, gomme e le tessere d’oro di mosaico si muovono lungo la cordiera del pianoforte; o ancora la voce della cantante che riecheggia all’interno della cassa del pianoforte: così suoni antichi e contemporanei si combinano per evocare giorni immaginari di un tempo. La ricerca e la trascrizione musicale si è qui focalizzata su 12 opere di musica greca antica, liberamente trascritte senza seguire uno studio filologico, pur mantenendo però l’integrità della struttura e delle melodie frammentate.
Lopez e Arevalos si sono uniti nel 2018 per un progetto dedicato alla cantante cilena Violeta Parra che ha debuttato alla Microscope Gallery di New York: questo è stato l’inizio di una collaborazione originale tra Arevalos e la cantante – attrice da sempre innamorata della musica e del pianista – compositore con una formazione accademica e con la passione per la sperimentazione e la contemporaneità dei suoni.
Luogo
Tempio
Ora
(Giovedì) 21:00 - 14:00
27agosto19:30La buona novella in siciliano di Fabrizio De AndrèTeatro Antico19:30 •:Musica

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La buona novella in siciliano di Fabrizio De Andrè
adattamento in siciliano di Francesco Giunta
per voci femminili, pianoforte, violoncello e percussioni
adattamento e produzione Francesco Giunta
voce Cecilio Pitino, Alessandra Ristuccia, Laura Mollica, Giulia Mei, Valeria Graziani
pianoforte Beatrice Cerami
violoncello Daniela Santamaura
percussioni Virginia Maiorana, Federica Russo
cura editoriale e promozione progetto Edoardo De Angelis
orchestrazione Alberto Laruccia
ingegneria del suono e coordinamento Giuseppe Greco
produzione Musica del sud con l’affettuosa complicità della Fondazione Fabrizio De André Onlus
durata 75 minuti
Per presentare questo tributo al capolavoro di Fabrizio De André, che parte dal riadattamento di Francesco Giunta e diventa omaggio corale, potrebbe bastare la definizione che ne ha dato Dori Ghezzi: “La buona novella in siciliano è un atto d’amore”. Così come è ormai ampiamente documentato, la decisione di autorizzare la pubblicazione del riadattamento in siciliano di uno degli album più rappresentativi della canzone d’autore italiana (autorizzazione non necessariamente scontata né facile da ottenere), è stata per la moglie del grande cantautore genovese, presidente della Fondazione a lui intestata, la naturale conseguenza della profonda emozione suscitata dall’ascolto di quell’opera a lei notissima, ma ora per la prima volta in dialetto e in un dialetto non suo. Un dialetto, una lingua ma, soprattutto, un codice espressivo ricco di suggestioni ed espressioni che restituiscono, amplificandola, tutta la drammatica e universale sofferenza umana di cui è densissima la scrittura di De André. E un ulteriore segno di vicinanza all’impianto narrativo dell’opera originale sta nell’avere scelto di affidare l’esposizione in concerto a una compagine interamente al femminile. La scrittura musicale, dovuta ad Alberto Laruccia, è ricca poi di richiami ad altri componimenti del repertorio di De André ispirati ai temi propri de La buona novella che dimostrano, per altro, quanto costante e profonda sia stata, in questo straordinario artista, la sua laicissima indagine nel sentimento religioso. Il concerto, la cui durata è di 75/80 minuti in un unico tempo, nasce dalle pubblicazioni discografiche del progetto, curate editorialmente da Edoardo De Angelis che è anche curatore delle iniziative culturali di promozione de La buona novella in siciliano.
Luogo
Teatro Antico
Ora
(Domenica) 19:30